SEMINARIO F.I.Te.L. - CGIL - CISL - UIL

16 Settembre 2016

NOVA SIRI - MATERA

   

Le Fotografie

 

Sintesi del seminario “Contrattazione e qualità della vita”
Nova Siri (MT) 16 settembre 2016

 

Una comune riflessione molto concreta ed aperta ha caratterizzato il seminario su "Contrattazione e qualità della vita" promosso il 16 settembre a Nova Siri (Matera) dalla Fitel con la presenza dei Segretari confederali di Cgil, Cisl, Uil responsabili delle politiche contrattuali e dei Segretari nazionali di categoria e territoriali.
Si è svolto un confronto a più voci che, come hanno sottolineato anche i Segretari confederali presenti, ha permesso di affrontare in modo diretto e coinvolgente i vari livelli dell'impegno sindacale sui temi che sono al centro delle politiche contrattuali, destinate ad una profonda innovazione.

Questo seminario non e' e non vuole rimanere un episodio isolato; prende le mosse dalla Conferenza di Organizzazione della Fitel di Roseto degli Abruzzi, dal lavoro preparatorio che ha visto impegnato il nostro gruppo dirigente a tutti i livelli con le Confederazioni, e si svilupperà nelle prossime riunioni degli organismi fino ad approdare all'appuntamento congressuale, dove saranno convogliati i temi trattati, per divenire una piattaforma di azione della Fitel per i prossimi anni.

Nella discussione che si e' tenuta a Novi Siri si e' tenuto conto della situazione economica e sociale dopo la lunga recessione e con una fase economica condizionata da rischi di stagnazione e segnata dalla deflazione. Questo scenario ha inevitabilmente spinto il movimento sindacale a fare della difesa dei lavoratori e dei posti di lavoro la titolarità a contrattare questa priorità. Assieme alle questioni legate al lavoro, alle ristrutturazioni aziendali, al salario, i temi relativi alla qualità della vita hanno assunto un valore residuale anche per l'orientamento di una parte della imprenditoria ad agire in modo unilaterale, privilegiando il rapporto con il singolo lavoratore. Ma, come ha sostenuto il Presidente nazionale della Fitel, Giovanni Ciarlone, si deve tornare a collegare le esigenze dei lavoratori all'interno dei luoghi di lavoro a quelle che emergono dal territorio e nella vita di ogni giorno.

 

Va ricostituito pertanto un legame fra welfare aziendale, verso il quale si indirizzano agevolazioni ed interventi fiscali, e welfare territoriale. Nello spirito, ha sostenuto Ciarlone, di rafforzare l'impegno sindacale e il ruolo della contrattazione proprio quando la rivoluzione tecnologica in atto e il ricorso alle reti sta cambiando profondamente volto al lavoro ed ai rapporti di lavoro.
Dare più forza al sindacato e' fondamentale anche per impedire nuove diseguaglianze sociali.

I temi del tempo libero, cultura, sport, turismo, solidarietà, non vanno considerati residuali, ma occorre sforzarsi di trovar loro un posto nella contrattazione, tenendo conto delle difficoltà del momento. Per il Presidente Ciarlone e' importante alimentare una collaborazione più continua e proficua fra Fitel, Cral, CRT e le strutture sindacali, per individuare un percorso che rilanci il valore di una presenza associativa che e' nata dalle lotte sindacali, ma che permetta al tempo stesso di aggiornare presenza e azione delle strutture del tempo libero rispetto alle nuove sfide contrattuali.
I tre coordinatori del Seminario Sgrevi, Daneri e Albano hanno illustrato le schede elaborate per permettere a tutti gli invitati di prendere atto della situazione e delle possibili opportunità che la Fitel e il Sindacato possono intercettare, difendendo la funzione e il ruolo dei Cral, e per garantire a tutti i lavoratori e alle loro famiglie servizi adeguati e rispondenti a molteplici bisogni.
Le schede presentate sono state: Ruolo e funzione e nuove prospettive per i Cral, la seconda Contrattazione, Welfare aziendale, Tempo libero, e la terza Le politiche di promozione culturale, turistica, sociale nei territori.

Nel confronto che e' seguito si e' sottolineato, fra l'altro, l'opportunità di considerare le questioni del tempo libero come un segmento importante di una politica di crescita per il nostro Paese, vista la rilevanza anche economica che il turismo, la cultura, lo sport rivestono.
La discussione ha mostrato l'utilità' di affrontare queste tematiche fra i vari soggetti interessati, in quanto non solo ha permesso di valutare meglio la positività dell'impegno dei Cral e dei CRT, ma al tempo stesso ha indicato la direzione di marcia per attualizzare il loro radicamento nei luoghi di lavoro e nel territorio. I segretari confederali intervenuti nel dibattito hanno inoltre fatto riferimento alle intese unitarie sulla contrattazione e sulla rappresentanza.

 

Gianluigi Petteni della Cisl ha sottolineato: “Stiamo gestendo la più grande trasformazione del mondo del lavoro, come governare questo processo? Contrattazione o potere unilaterale dell’impresa? Con l'Accordo Cgil-Cisl-Uil “Un moderno sistema di relazioni industriali, per un modello di sviluppo fondato sull'innovazione e la qualità del lavoro”, abbiamo tenuto in gioco il valore e l'azione contrattuale. La partita si gioca sin dalla macchinetta del caffè. Bisogna partire dai bisogni del lavoratori. L'azienda specializzata offre dei servizi ma non è partita dai bisogni”.

Franco Martini della CGIL ha sottolineato: “Se lo scopo del seminario è quello di connettere le attività Fitel alle attività contrattuali - c'è da uscire con impegni su cosa fare, e dove andare. Se il tema è il futuro di questa esperienza, c'è da vedere di quale futuro si potrà parlare. Un'esperienza (i CRAL) che rischia una riduzione? Oppure un futuro - anche dei CRAL - per parlare di un nuovo mondo del lavoro e del non-lavoro che vorrebbe un’occupazione? La prima strada significa protezione di una specie in via di estinzione. La seconda strada è la più difficile. La Fitel ci parla di un valore quale il tempo libero. Oggi il tempo libero non è più coniugato solo al livello aziendale. Cercare quindi una proiezione sul territorio è fondamentale”.

Tiziana Bocchi della UIL ha sottolineato “Lavorando insieme, e superando la propria autoreferenzialità, Cgil Cisl e Uil hanno trovato il bandolo della matassa. Essendo la Fitel un'espressione Cgil Cisl Uil, dovremmo conoscerci meglio e interagire attraverso il lavoro sul territorio. La buona flessibilità si è poi declinata in precariato; e – per il mantra della produttività – il lavoro non è più visto come elemento di dignità dell'uomo, ma come bene strumentale all'interno della vita aziendale. Dobbiamo essere capaci di rimettere al centro la persona. E dobbiamo riprendere il concetto di qualità della vita. Dobbiamo stare attenti. Parliamo di un wellfare integrativo, ma non sostitutivo. Attenti anche a non deresponsabilizzare i pubblici poteri. L'azienda e il lavoro cambiano, la Fitel può aiutare il sindacato a capire le modalità di cambiamento”.