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SAN GINESIO |
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Testi: Vikipedia |
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www.comune.sanginesio.mc.it | ||
A ridosso dei Monti Sibillini, il borgo di San Ginesio, su cui sventola la Bandiera Arancione, ha un impianto urbano medievale racchiuso da un’ampia cerchia di possenti mura che conservano ancora camminamenti di ronda, feritoie e torrioni. Il borgo, che fa parte dell'associazione I borghi più belli d'Italia, è ricompreso nell'area del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. |
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Il nome San Ginesio
deriva da quello del suo patrono, martire cristiano, le cui spoglie
sono conservate nella Collegiata, principale monumento del borgo, di
fondazione romanica e con facciata tardo gotica. Al suo interno sono
conservate numerose opere d’arte fra cui un crocifisso ligneo e tele
di Zuccari, Pomarancio, Simone de Magistris. Nella cripta si
ammirano gli affreschi di Lorenzo Salimbeni del 1406. |
Piazza Gentili |
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Del periodo
gotico restano le mura castellane e i portici superstiti
dell'Ospedale dei pellegrini (XIII sec.), così detto perché vi
ricevevano assistenza e ospitalità i pellegrini che transitavano
per San Ginesio diretti a Loreto o a Roma, quasi sempre a piedi. |
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Ospedale dei Pellegrini |
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Il patrimonio
museale di San Ginesio è raccolto soprattutto nella Pinacoteca
Scipione Gentili, che comprende una sezione antica e dipinti
ricompresi tra la metà del XV e il XVII secolo, oltre ad una
sezione moderna con opere contemporanee, strumenti musicali ed
arredi sacri. Molto importante è l’Archivio storico comunale
giunto intatto dal 1199 che consente di ricostruire fedelmente
secoli di storia marchigiana. |
Il patrimonio
museale di San Ginesio è raccolto soprattutto nella Pinacoteca
Scipione Gentili, che comprende una sezione antica e dipinti
ricompresi tra la metà del XV e il XVII secolo, oltre ad una
sezione moderna con opere contemporanee, strumenti musicali ed
arredi sacri. Molto importante è l’Archivio storico comunale
giunto intatto dal 1199 che consente di ricostruire fedelmente
secoli di storia marchigiana. |
Collegiata di Santa Maria Assunta |
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La Chiesa
collegiata di Santa Maria Assunta, detta anche Collegiata è una
chiesa cattolica romana nel comune di San Ginesio. Costruita nel
XI secolo su una cappella paleocristiana, subì numerose
modifiche e restauri. Il più importante restauro fu quello
riguardante l’abbellimento della parte superiore del
frontespizio, commissionato nel 1421 ad Enrico Alemanno. |
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Realizzata nel 1421 su disegno di Enrico Alamanno, è suddivisa in cinque prospetti di uguale larghezza ma di altezza differente. Rappresenta l’unico esempio di stile gotico fiorito nelle Marche[2]. Gli elementi stilistici che la compongono si presentano contradditori l’uno paragonato all’altro, ma armonici se considerati nel loro insieme. Sulle pietre del portale di ingresso, inquadrato da un arco a tutto sesto, sono visibili antiche iscrizioni a ricordo di eventi atmosferici naturali ed un bassorilievo raffigurante San Ginesio con una maschera da attore. Accanto alla chiesa fu costruita la torre civica in stile romanico; la copertura a bulbo venne aggiunta nel XVII secolo. L’interno è a pianta basilicale con abside piatta. |
Diviso in tre
navate da pilastri cilindrici reggenti archi a tutto sesto, ha una
copertura con semplici volte a crociera. Nel presbiterio è accolto
un coro ligneo del 1500, al di sotto è ricavata la cripta, divisa in
tre ambienti a volta. |