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URBISAGLIA Parte Prima |
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Testi: Vikipedia |
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www.comune.urbisaglia.mc.it | ||
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Urbisaglia è un comune italiano di 2 501 abitanti della
provincia di Macerata nelle Marche. Il nome della città
deriva da quello dell'antica città romana di Urbs
Salvia. |
Il Municipio con la torre dell'orologio |
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Nei secoli
successivi gli abitanti di Urbs Salvia, che si rifugiarono
gradualmente sulla sommità della collina, diedero origine al
Castro de Orbesallia. |
Anfiteatro Romano |
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Dopo la
signoria di Francesco Sforza (1433 – 1443), durante la quale
il potere fu esercitato da Elena Tomacelli (nipote di papa
Bonifacio IX e moglie di Taliano Furlano, capitano di
ventura dello Sforza), Urbisaglia tornò sotto il dominio di
Tolentino, che chiedeva insistentemente al papato la
possibilità di costruire una rocca per scoraggiare eventuali
ribellioni. Il permesso di costruire la Rocca di Urbisaglia
fu concesso a Tolentino nel 1497 da papa Alessandro VI; nel
1507 Tolentino vi insediò una guarnigione di 12 uomini a
presidiarla. |
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Durante
il periodo di governo pontificio vennero effettuati i
primi scavi della città romana, mentre dopo l'unità
d'Italia si crearono le condizioni per un migliore
livello di vita della popolazione grazie allo sviluppo
industriale, che vide la nascita di una filanda, un
calzificio, un saponificio, ecc. |
Collegiata di San Lorenzo |
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Costruita
tra il 1790 ed il 1812, la chiesa è a pianta centrale
ottagonale con cappelline radiali. All'interno troviamo 8
grandi colonne innalzate su basamento che sorreggono archi a
tutto sesto sui quali si innesta la finta cupola. L'abside
venne affrescato agli inizi del Novecento da Ciro Pavisa con
cinque episodi della vita di San Lorenzo. Gli affreschi
sono, da sinistra: Guarigione degli ammalati ("Diede la
vista ai ciechi"), I Tesori della Chiesa ("Questi sono i
testori della Chiesa"), Il supplizio sulla graticola ("Sulla
graticola non negò Dio"), Arresto di Sisto II ("Dove vai,
padre, senza il figlio?"), Esercizio del Ministero
("Sbrigati a battezzarmi"). |
Nel pilastro laterale sinistro le figure di San Sebastiano, San Francesco d'Assisi e San Nicola da Tolentino. Nel pilastro laterale destro San Rocco, Sant'Agata e Santa Apollonia.Nei semipennacchi è raffigurata l'Annunciazione. Nella seconda cappella a destra dall'ingresso l'altare del Sacro Cuore, la cui effigie, molto venerata dagli urbisagliesi, fu portata in processione nell'aprile del 1893 per invocare la pioggia dopo un lungo periodo di siccità. Secondo la devozione la richiesta venne esaudita e da allora, ogni 28 aprile, si celebra ad Urbisaglia la festa votiva del Sacro Cuore. |
Ai lati del Sacro Cuore altri due affreschi del Pavisa: la Crocifissione e l'Ultima Cena. Nella seconda cappella a sinistra dall'ingresso, la Vergine del Rosario, opera che imita la Madonna del Rosario di Lorenzo Lotto conservata a Cingoli nella chiesa di San Domenico. La tela, datata 1577, raffigura la Madonna in trono con il Bambino, circondata dalla rappresentazione dei 15 misteri del Santo Rosario, legati fra loro da una corona. La tela conservata sulla sinistra della stessa cappella rappresenta la Madonna circondata dai santi patroni di Urbisaglia: papa San Pio V, San Lorenzo martire, San Giorgio e San Marone. L'organo è opera del celebre organaro veneziano Gaetano Callido, costruito nel 1792 (op. 303) per la Chiesa di San Filippo di Macerata e qui trasportato nel 1811 ca.l'organo è stato restaurato nel 1990 dall'Arte Organaria di Girotto Alessandro completato delle parti mancanti, quali i pomelli spariti dopo la manomissione di Buroni di Osimo, infine ripulito e accordato. |
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