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PESARO Parte Seconda |
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Testo e immagini: Wikipedia |
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www.comune.pesaro.ps.it | ||
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CATTEDRALE DI SANTA MARIA ASSUNTA |
L'attuale edificio ha origini molto antiche. La presenza di due pavimenti decorati a mosaico, sovrapposti l'uno all'altro, attestano l'esistenza di due chiese paleocristiane: la prima risalente al IV secolo, la seconda alla seconda metà del VI secolo, dopo che la prima venne distrutta durante le guerre gotiche del 535-553. La chiesa divenne cattedrale, cioè sede vescovile, nel VII secolo, quando vi furono trasferite le reliquie del patrono pesarese, san Terenzio di Pesaro, a cui fu inizialmente dedicata la cattedrale. La chiesa fu arricchita di doni dai Malatesta e dagli Sforza. Fu in seguito rifatta completamente in stile barocco, con la conseguente distruzione dell'abside, del campanile, del battistero e dell'atrio porticato, e consacrata a Maria Assunta nel 1663. Infine tra la fine del XIX secolo e gli inizi del XX l'interno dell'edificio fu riformulato in stile neoclassico da Giovanni Battista Carducci e Luigi Galli, assumendo la fisionomia attuale. Durante l'occupazione francese, diverse furono le opere portate in Francia a causa le spoliazioni napoleoniche in questo periodo. Delle 7 opere menzionate nel catalogo del Canova come inviate da Pesaro in Francia nel 1796, solo 3 fecero ritorno, le altre rimasero in Francia, tra cui L'annunciazione del Caravaggio che era stata dedicata per la Cattedrale di Pesaro ma che ora si trova al museo di Nancy. |
CHIESA DI SANT'AGOSTINO |
Una prima
chiesa, romanica, dedicata a san Lorenzo
venne eretta in questo luogo nel 1258 dagli
Eremitani di Sant'Agostino. Fra la fine del
'300 e l'inizio del '400 la chiesa venne
fortemente rimaneggiata e ingrandita in
stile gotico col patrocinio della famiglia
Malatesta. Di questo periodo si conservano
il campanile con una bella cornice a
fogliami in cotto e il prezioso portale
gotico-veneziano della facciata.
Quest'ultimo è un capolavoro di questo stile
in città, realizzato in pietra bianca
d'Istria e marmo rosso di Verona è ornato da
leoni e statue entro nicchie e tabernacoli. |
LA CASA DI GIOACCHINO ROSSINI |
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Casa
Rossini a Pesaro è la casa natale del
grande compositore Gioachino Rossini qui
nato il 29 febbraio 1792, in via Rossini
34. Nel 1892, a cento anni dalla nascita
di Rossini, il Comune di Pesaro acquista
il palazzo e lo adibisce a museo. |
Dal 2015 Casa Rossini si presenta completamente rinnovata grazie ad un importante intervento di riqualificazione che ha ampliato gli spazi e reso protagoniste tecnologie di ultima generazione. Al piano terra, uno store esclusivo a lui dedicato. La casa museo, visitabile seguendo un particolare itinerario biografico-creativo, conserva diverso materiale documentario, tra cui stampe e cimeli legati alla vita e all'opera del compositore. Il nucleo centrale della raccolta è costituito dalla donazione del grande collezionista parigino Alphonse Hubert Martel, stampe delle opere di Rossini e dei suoi celebri interpreti: Adelina Patti ( Rosina/Barbiere di Siviglia ), Giovan Battista Rubini (Otello), Giuditta Pasta (Tancredi), Gilbert-Louis Duprez (Arnold/ Guillaume Tell). |
Degni di
nota sono poi la raccolta di trenta
ritratti a stampa di Rossini, dalla
giovinezza alla vecchiaia, e un disegno
di Gustave Dorè che lo ritrae sul letto
di morte. Oltre ai ritratti ufficiali, è
esposta una serie di caricature tra cui
una statuetta di Jean Pierre Dantan che
mette alla berlina Rossini e altri
personaggi dell’ambiente musicale
dell’Ottocento. Nella stanza dedicata
alla musica, sono ospitati un
fortepiano, strumento a tastiera
costruito a Venezia nel 1809, e alcuni
autografi del maestro. |
IL TEATRO ROSSINI |
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Il Teatro
Gioacchino Rossini è il più importante
teatro di Pesaro, in cui viene organizzata
una serie di spettacoli di prosa, musica e
danza. È anche uno dei luoghi in cui ogni
anno si svolge il festival musicale lirico
Rossini Opera Festival. |
Il teatro riaprì nel
mese di agosto del 1934 con la messa in
scena del Guglielmo Tell. Nel 1966, la
formazione di crepe lungo alcune pareti
ed il deterioramento di molte delle
parti in legno hanno portato alla sua
chiusura che si è poi protratta per ben
14 anni. Il teatro fu nuovamente
riaperto il 6 aprile del 1980, proprio
in concomitanza con la prima edizione
del Rossini Opera Festival. |
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