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Ad Urbino vi è
anche il collegio dove Giovanni Pascoli ha studiato fino all'età
di 12 anni; il Collegio intitolato a Raffaello era retto da
Padri Scolopi e aveva la sua sede in Piazza della Repubblica nel
palazzo dove ora sono dislocati alcuni uffici della Prefettura.
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Il Mausoleo dei
Duchi, poco fuori della cinta muraria cittadina, realizzato da
Donato Bramante nella seconda metà del XV secolo per volere del
duca Federico II, ospita le tombe di Federico II e Guidobaldo I
Montefeltro duchi d'Urbino. In origine vi era conservata,
sull'altare maggiore, la celebre pala d'altare di Piero della
Francesca, raffigurante la Madonna, Federico II e alcuni santi,
ora alla Pinacoteca di Brera a Milano.
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La Chiesa di
San Francesco, risalente al XIII secolo ma sistemata nella forma
attuale nel 1742 dall'architetto Luigi Vanvitelli, mantenendo
della presistente chiesa gotica: il campanile con la sottostante
cappella, il nartece e una parte di un affresco, raffigurante la
crocifissione di Cristo, opera dei fratelli Salimbeni.La chiesa
attuale è il "Pantheon" urbinate, perché vi hanno sepoltura:
Federico Barocci, Giovanni Santi (pittore e padre di Raffaello
Sanzio) e la moglie Magia Ciarla, il Beato Pelingotto, il Conte
Antonio da Montefeltro, Timoteo Viti(pittore urbinate), Federico
Comandino (matematico), Bernardino Baldi (letterato), Antonio
Galli (poeta), Marco Montano (poeta), Muzio Oddi (architetto) e
tanti altri. Inoltre la chiesa ospita un bel quadro di Federico
Barocci, intitolato "il Perdono di Assisi", collocato
sull'altare maggiore.
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Porta Valbona,
è la principale porta d'accesso alla città. Eretta nella forma
attuale nel 1621 per le nozze del futuro duca Federico Ubaldo
Della Rovere con Claudia de'Medici.
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