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ASCOLI PICENO Parte Prima |
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Testi: Vikipedia.it |
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www.comune.ap.it | ||
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La città si trova
nella parte meridionale della regione Marche e dista 28 km dal mare
Adriatico. Il suo centro urbano sorge ad un'altitudine di 154 m
s.l.m., nella zona di confluenza tra il fiume Tronto e il torrente
Castellano, circondato per tre lati da montagne, tra cui vi sono la
montagna dell'Ascensione, il colle San Marco e la montagna dei
Fiori. Il suo territorio è contornato da due aree naturali protette:
il parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga a sud e il
parco nazionale dei Monti Sibillini a nord-ovest. |
Il centro storico è costruito quasi interamente in travertino e in esso si trova la rinascimentale piazza del Popolo. Sede vescovile, conserva diverse torri gentilizie e campanarie e per questo è chiamata la Città delle cento torri. È l'unica città della regione ad avere due teatri storici, il Ventidio Basso e il Filarmonici. |
Palazzo Merli |
Piazza Arrigo |
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ORIGINI DEL NOME |
Nel corso del tempo
la città fu identificata con il nome greco-romano di Asculon (Ἄσκουλον)
ed Asclos, Strabone la chiamò in greco nella variante Asclon (Ἃσκλον
τὸ Πικηνόν); la Tavola Peutingeriana la citò come Asclo Piceno;
Paolo Diacono solo Asculus. Ad Ascoli il termine Picenum fu
accostato già da Giulio Cesare che la chiamò Asculum Picenum sia per
distinguerla dalla città dell'Apulia, Asculum Apulum ora Ascoli
Satriano, e sia per riconoscere la sua posizione di appartenenza
alla regione del Picenum Suburbicarium. |
ASCOLI |
Le radici del nome
Ascoli non sono prive di dubbi legati alla sua etimologia, Giuseppe
Marinelli scrive che la nascita dell'insediamento risalirebbe a 1600
anni prima della fondazione di Roma, quando nel territorio vi fu la
presenza di genti, non originarie del luogo, che vissero nell'area
cittadina dedicandosi alla caccia e alla pastorizia delle quali non
sono sopravvissuti segni che consentano di profilare la loro cultura
di appartenenza. Partendo da queste considerazioni è alquanto arduo
e incerto delineare congetture che risolvano con certezza una
fondata etimologia della denominazione. |
Giuseppe Marinelli riferisce che l'etimologia potrebbe essere
ricondotta ad "AS", radice egeo-anatolica che esprime i concetti di
“luogo di dimora" ed "insediamento urbano”. Dalle fonti classiche, ed in particolare da una leggenda anteriore all'anno 1000 a.C., si apprende la storia del re Aesis, riportata da Silio Italico, poeta latino, il quale attribuisce il termine Ascoli alla derivazione dalla radice "as" dal nome del re, detto anche Esio re dei Pelasgi. Secondo questa tradizione Aesis fu colui che condusse la popolazione pre-ellenica nella risalita della costa adriatica approdando alla foce del fiume Tronto. I Pelasgi, dopo aver percorso la valle verso l'entroterra, si stanziarono sul colle Pelasgico o monte Pelasgo, l'attuale colle dell'Annunziata, dove eressero un recinto sacro e si fusero con gli abitanti del territorio dando inizio ad un primo insediamento urbano. La leggenda e le affermazioni di Silio Italico non hanno però trovato conforto nei riscontri archeologici del territorio. La teoria etimologica trova ed assume rilevanza in quanto aiuta a spiegare anche altri toponimi legati al Picenum come Aso e Jesi, anch'essi riconducibili dalla radice "as", tipica e diffusa nel linguaggio egeo-anatolico. |
Porta Romana |
Porta Tufilla |
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PICENO |
L'origine del nome Piceno è attribuito dalla tradizione italica ricordata da Strabone, Plinio, Festo e Paolo Diacono, nella sua Historia Langobardorum, all'appellativo Picenum, termine che trova la sua derivazione da picus. La narrazione racconta della migrazione di gruppi di Sabini avvenute durante le celebrazioni primaverili del ver sacrum. Questo popolo, tra l'VIII ed il VI secolo a.C., si spostò dalle regioni di provenienza osco-umbre, verso altri territori per cercare pascoli estivi e, in questo viaggio, sarebbe stato condotto da un picchio verde o da re Pico, un sovrano del Lazio. |
Sino all'avvento del Regno d'Italia, il Comune era indicato con il solo nome "Ascoli". L'aggiunta della specificazione "Piceno" è avvenuta ufficialmente per effetto del regio decreto 9 novembre 1862 n. 978 che ha autorizzato il Comune di Ascoli ad assumere la denominazione "Ascoli-Piceno", in conformità alla deliberazione del consiglio comunale del 28 luglio 1862. |