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IL TRAM A CAVALLI


   

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I testi e le fotografie sono tratti dal libro "C'era 'na volta el tranve". Il libro, stampato nel novembre 1996, racconta la storia dei trasporti della città di Ancona. Gli autori sono Sandro Censi che ha curato la ricerca fotografica e Giorgio Occhiodoro autore dei testi.

 
EL TRANVE A CAVALI
 

In questa atmosfera di conquiste e di progresso si evidenziò ad Ancona la necessità di un mezzo di trasporto rapido che collegasse la stazione con la città e il centro con la periferia. L'Amministrazione Comunale prese in esame la situazione sia perché pressata dai cittadini sia per una questione di prestigio considerato che già Milano, Torino e altre città maggiori disponevano di servizi tranviari. Così nel 1878 venne emessa la delibera di approvazione del progetto di costruzione della linea tranviaria a cavalli dopo che il Sindaco Frediani, ad un consigliere interpellante, aveva precisato che il "servizio a macchina" (cioè il tramway elettrico) non sarebbe stato istituito sino a quando non fosse andato senza pericolo. In ogni caso il binario era buono tanto per la trazione a cavalli quanto per quella meccanica. Finalmente il 7 luglio 1881 il Comune conferiva all'imprenditore Giovan Battista Marotti, montemarcianese, la concessione del servizio tranviario nonché l'incarico di edificare uno stabilimento balneario.

 

I lavori iniziati quasi subito e, nonostante il periodo invernale e la contemporanea costruzione dell'acquedotto che aveva reso quasi impossibile il traffico cittadino, il 1° dicembre 1881 i lavori giunsero al termine e il servizio inaugurato; per la rimessa di cavalli e carrozze tranviarie fu scelta l'area sulla destra della Via Nazionale di fronte all'officina del gas. Furono istituite due linee: la prima di un paio di km., collegava la stazione ferroviaria con la piazza del Teatro delle Muse; la seconda linea, di oltre tre km., partiva da Piazza Cavour e arrivava sino a Piazza d'Armi (Piano S. Lazzaro).

 

Un Tram a cavalli diretto alla stazione ferroviaria ha appena incrociato la vettura diretta al centro nello scambio in prossimità di Porta Pia.

 

 
Le strade di Ancona Adriano Mengarelli
(2/11/1883) - (5/12/1933)

Cunsiglieri, fè tantu e nun fè gniente:
ma, digu, ve pare questa la maniera?
Ve fè vedè a girà matina e sera,
ma nun cumbinè proprio 'n'acidente!
qui nun se va più avanti: primavera
è distante e se meti un piede in tera
diventi un porcu o l'omo più indecente.

Vuialtri che girè de giorno e note
cù la caroza, el tranve o in bicicleta,
miga pensè a chi cià le scarpe rote!
Gniantri intantu, pori crucefissi,
'n te la storia fugamo e, porca breta,
ce fè sta a molo cume i stocafisi.

 

 
    La pianta topografica della città inserita nella Guida di Ancona del Feroso pubblicata nel 1883 dall'editore Morelli.
 

 

Particolare della carta del Feroso con il primo tratto del binario realizzato che collegava la stazione alla Piazza del Teatro.

 

I lavori furono iniziati quasi subito e, nonostante il periodo invernale e la contemporanea costruzione dell'acquedotto che aveva reso quasi impossibile il traffico cittadino, il 1° dicembre 1881 il lavori giunsero al termine e il servizio inaugurato; per la rimessa di cavalli e carrozze tranviarie fu scelta l'area sulla destra della Via Nazionale di fronte all'officina del gas. Furono istituite due linee: la prima di un paio di km., collegava la stazione con la piazza del Teatro delle Muse; la seconda linea, di oltre tre km., partiva da Piazza Cavour e arrivava sino a Piazza d'Armi (Piano S. Lazzaro).

 
 

Altro particolare cartografico con il collegamento tra Piazza Cavour e Piazza del Teatro;notare gli scambi al capolinea di Piazza Cavour, a piazza Roma mentre in Piazza del Teatro c'era il capolinea con scambio della linea diretta con il Piano S. Lazzaro.

 

Nel terzo particolare della carta la linea che risaliva lungo Corso C. Alberto, provenendo dal centro; notare l'incrocio con la strada ferrata regolamentato dal "pasalivelo" nei pressi del Palazzo Gozzi e il capolinea che era il termine del Corso.

 
         
 

 

 
 
DAL CORRIERE DELLE MARCHE
GIOVEDI' - VENERDI' 1 - 2 DICEMBRE 1881
 
TRAMVIA
 

Come abbiamo ieri annunciato, stamane è principiato l'esercizio del tramvia dalla Stazione a Piazza Nuova.
Dopo tante questioni, dopo tante delusioni finalmente il tram è un fatto compiuto!
A norma della deliberazione del Consiglio Comunale la trazione è fatta a cavalli.
Il servizio pubblico è cominciato stamattina alle ore 7 con due carrozze a ciascuna delle quali sono attaccati due cavalli. In questo modo il servizio può essere continuo, ed il pubblico non deve aspettare che pochi minuti. Mentre una carrozza fa l'andata, l'altra fa il ritorno e lo scambio viene effettuato nel doppio binario di Via Porta Pia o in quello vicino all'ufficio del Dazio.

 

Le carrozze adoperate oggi sono fatte a giardiniera; domani però, probabilmente, si useranno le carrozze coperte.
Il prezzo stabilito per la sola andata e pel solo ritorno è di 15 centesimi. In opinione generale però questo prezzo è troppo elevato. Non si potrebbe ridurre a 10 centesimi come si fa nelle altre città? Crediamo che questa riduzione oltre che di comodo, tornerebbe di vantaggio all'Impresa che potrà ottenere un maggior concorso.
Il tramvia impiega circa 10 minuti da Piazza Nuova alla Stazione.

 

Il servizio è fatto benissimo e malgrado che per la curiosità di un primo giorno sia accorsa molta gente, non accadde alcun inconveniente. Speriamo che anche di seguito tutto procederà bene.

 
Diamo l'elenco del personale addetto al tramvia:
 
Corradi ing. Corrado - Direttore
Sbaffi Luciano - Capo movimento
Ferretti Emiliano - Controllore
Caminetti Cesare - Capo stalla
Marchetti Raniero - Conduttore
Balicchia Cesare - Conduttore
Catena Antonio - Conduttore
Forini Vitaliano - Conduttore
Svernelli Nicola - Cocchiere
Belelli Ernesto - Cocchiere
Matteucci Ernesto - Cocchiere
Mengarelli Eugenio - Cocchiere
Un guardiano alla rimessa, 4 stallieri e 3 cantonieri. In tutto 20 persone.
 

L'impresa Marotti oltre che aver impiegato molti fiaccherai della nostra Città in questo servizio, volendo mostrare le proprie intenzioni benevoli verso di essi ne ha impiegati quattro in un tamway di Roma e qualche altro probabilmente vi sarà occupato.
Questo bell'atto dell'Ingegnere Marotti non ha bisogno di commenti: basta accennarlo.
Com'era da prevedersi, tutt'oggi vi fu molta gente che si prese lo spasso di una gita in tram e ve ne fu pure molta che si accontentò di guardare. L'impressione generale, ci piace constatarlo fu buonissima.

 
Sabato si metteranno in moto 4 vetture.
 
Il Municipio ha pubblicato il seguente manifesto:

Tutte le vetture pubbliche e private, i carri e carrettini dovranno, cominciando da oggi (I°) nel percorrere le Vie, lasciare libero il binario del Tramvia; ove avvenisse che un veicolo di qualunque si si trovasse per qualsiasi impreveduta circostanza lungo le rotaie, dovrà immediatamente allontanarsi da esse al primo segnale dato dalla cornetta annunciante l'arrivo delle vetture del Tramvia stesso.

 

E' inoltre severamente proibito, e saranno puniti con tutto il rigore delle vigenti leggi coloro che porranno lungo il binario sassi, legni, e qualunque altro oggetto che possa impedire o recar danno all'esercizio della tramvia.

 
I contravventori alle citate disposizioni sottostarranno alle pene sancite dai regolamenti in vigore.
 

 

Il capolinea di Piazza del Teatro con numerose persone che la affollano; notare sulla destra del teatro il "Restaurant delle Muse" e il "Caffè Dorico".

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